La Fondazione CastelPergine Onlus ospita in Castello, in un allestimento dove arte, architettura e storia realizzano la loro sintesi nella monumentalità del Castello – costruito, ricostruito e restaurato in varie epoche dall’Alto Medioevo al XX secolo con la fatica, anche coatta, di centinaia di persone –, le ceramiche dell’artista Pietro Weber, negli spazi più idonei e suggestivi del complesso castellare.
Le sculture si rapporteranno con le forme architettoniche del Castello e con la sua storia. Arcaiche nel loro aspetto, racconteranno architetture antiche, associabili talvolta a civiltà geograficamente e culturalmente molto lontane tra loro. Torri, come sentinelle, che animeranno pensieri e storie antiche, dialogando tra loro, con i luoghi del Castello e creando suggestioni e seduzioni. Altre opere di minor misura, sempre studiate in rapporto ai luoghi significativi del complesso e posizionate sulle mura, negli anfratti, nel Palazzo Baronale, popoleranno ancora una volta il castello di figure fortemente evocative.
Una torre-tempio collocata al centro del giardino interno – vero centro del castello vicino alla Torre Quadrata, la più antica, la “torre del sogno” per i teosofi che vi soggiornarono negli anni ’30 del Novecento – a marcare proprio la geografia “sacra” del luogo, diventerà il “ponte” per l’esposizione delle opere grafiche su Kafka realizzate da Pietro Weber: il punto di arrivo fisico e spirituale del labirintico percorso espositivo.